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GooNews fuori dal marketplace, sviluppatore abbandona il progetto a causa di Microsoft

GooNews l’applicazione che permetteva la consultazione delle notizie di Google news non è più presente sul market, la causa sarebbe il processo di approvazione delle app.

Lo sviluppatore Shawn Wildermuth ha annunciato il ritiro dell’applicazione dal market e l’abbandono del progetto dopo che si è visto da Microsoft rifiutare l’aggiornamento numerose volte. Shawn spiega come l’applicazione soffriva di un bug, che ha cercato di risolvere, ma durante la fase di approvazione dal market

veniva sempre respinta per qualcosa che aveva sempre avuto. Questo comportamento non è piaciuto allo sviluppatore che ha annunciato il ritiro.

Sarebbe interessante capire il motivo che ha portato Microsoft a non approvare l’applicazione,  peccato che Shawn non ha spiegato questo.

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  1. Stefano ha detto:

    Doveva spiegare il motivo, così è difficile capire se è per colpa di microsoft o meno

  2. Seby ha detto:

    Questo tipo di approvazione avviene da algoritmi che fanno una supervisione del codice. Probabilmente qualche bug sul codice avrà ostacolato l'approvazione anche se dubito che il programmatore non abbia fatto un'analisi dettagliata prima di riprovare. Non associo nessun motivo del perchè Microsoft dovrebbe rifiutare gli aggiornamenti di applicazioni presenti sul market essendo consapevole che tale aggiornamento migliori l'applicazione. Chissà quale sarà il perchè anzi doveva dirlo così da preparare i suoi colleghi.

  3. Luca ha detto:

    Sicuramente Microsoft starà solo pensando all'aggiornamento ;D

  4. Anonymous ha detto:

    Peggio per lui, Weave sul marketplace fa quello che faceva GooNews e lo fa duecento volte meglio. Questi developer wanna be non dovrebbero avere diritto di parola.

  5. Carlo ha detto:

    Peccato ke weave è solo per lg

  6. krak76 ha detto:

    @anonimo:Eh già, eliminiamoli proprio questi sviluppatori indipendenti che rilasciano applicazioni medio/buone poco costose o addirittura gratis, sono proprio una peste! Continuiamo a foraggiare le software house, quelle sì hanno a cuore il nostro interesse.

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