Si inaugura a Milano in Microsoft House il percorso esperienziale immersivo di Save the Children
Si inaugura a Milano in Microsoft House il percorso esperienziale immersivo di Save the Children dedicato al problema della malnutrizione infantile: un’esperienza coinvolgente alla scoperta del fenomeno attraverso tecnologie innovative.
Microsoft supporta la campagna Fino all’Ultimo Bambino di Save the Children, per fornire cibo, acqua e cure ai bambini in alcuni paesi del mondo, inaugurando oggi in Microsoft House un percorso esperienziale, per consentire a tutti i visitatori di conoscere da vicino il problema della malnutrizione infantile che interessa diverse aree del Pianeta. In particolare, attraverso il visore di realtà mista HoloLens di Microsoft, tutti coloro che visiteranno la mostra potranno vivere in prima persona le sfide di chi, ogni giorno, è costretto a fare i conti con la povertà estrema, le guerre e i cambiamenti climatici, le tre concause principali della malnutrizione.
La mostra, aperta al pubblico fino al 17 ottobre, realizzata in collaborazione con Teorema e Acer, si articola in un percorso che attraversa scenari di realtà mista, trasportando i visitatori in tre aree geografiche diverse – India, Siria e Corno D’Africa – e consentendo loro di sperimentare, attraverso degli ologrammi,sensazioni reali tipiche di contesti di disagio. Grazie alla tecnologia di Microsoft HoloLens e alla riproduzione di suoni e odori che caratterizzano queste tre zone del mondo, sarà possibile infatti comprendere meglio le difficoltà nell’approvigionamento delle risorse alimentari affrontate quotidianamente da chi vive nella povertà, in Paesi colpiti da guerre o distrutti da disastri naturali.
Il percorso è stato realizzato anche grazie al contributo di Acer che ha fornito gli Handset Mixed Reality e Teorema che ha sviluppato l’applicazione per HoloLens.
Questa iniziativa rientra nell’ambito della più ampia collaborazione tra Microsoft e Save the Children, che vede l’azienda coinvolta nel processo di trasformazione digitale della ONG. Microsoft è infatti da sempre impegnata ad accelerare l’innovazione delle organizzazioni non-profit, incrementandone l’efficienza e la produttività, aiutandole ad avere un impatto sempre maggiore sulla società. Lo fa attraverso il proprio ecosistema di Partner e la propria tecnologia e in virtù delle competenze e dell’esperienza maturata nell’ambito delle attività filantropiche: negli ultimi due anni Microsoft ha supportato oltre 90.000 ONG a livello globale.
“La nostra missione è di aiutare persone e organizzazioni ad ottenere di più grazie alla tecnologia. In particolare sul fronte del terzo settore in Italia, abbiamo aiutato dal 2012 oltre 6500 realtà, fornendo loro soluzioni tecnologiche per aumentare il loro impatto nel Paese e in tante situazioni di disagio e difficoltà”, ha dichiarato Silvia Candiani, Amministratore Delegato Microsoft Italia. “Sono particolarmente orgogliosa di questo percorso di collaborazione con Save the Children, un’associazione che vede nel ruolo della tecnologia un’ulteriore leva per poter ampliare e migliorare le attività di assistenza e supporto erogate spesso in condizioni di emergenza e di forte disagio”.
“Da sempre ci impegnamo affinchè la tecnologia possa migliorare il mondo in cui viviamo ed essere uno strumento efficace per aiutare i più deboli, i bambini e le organizzazione che li proteggono. Da professionista, e anche da papà, sono convinto che la mostra che si inaugura oggi sia un piccolo passo in questa direzione.” Ha commentato Michele Balbi, Presidente di Teorema.
La mostra, allestita presso la Microsoft House (Viale Pasubio 21, Milano), è aperta al pubblico fino al 17 ottobre 2017. Ingresso gratuito, previa registrazione e prenotazione online a questo link.
Interessante come molti siano passati da “i ristoranti sono pieni la povertà non esiste” a “pensiamo ai poveri in Italia”. Qualcosa mi dice che dopo le elezioni i suddetti locali torneranno magicamente a riempirsi per la gioia dei bambini e dei polemici a tempo perso.
Sarà un’abitudine dei “capi” e dei loro fanboy preoccuparsi degli italiani solo quando stanno all’opposizione, per poi fare la morale agli altri su come spendono i loro soldi.