Giornata mondiale delle telecomunicazioni: un tributo alle donne che le hanno plasmate
In un’era in cui smartphone, VoIP e segreterie telefoniche digitali fanno parte del nostro quotidiano, potrebbe risultare difficile ricordarsi degli albori della telefonia. Niente di meglio della giornata mondiale delle telecomunicazioni per rendere omaggio a chi ha contribuito a plasmarne la storia: le donne.
Dopo la presentazione del telefono di Reis nel 1860, cui seguirono le diatribe tra Meucci e la Bell Company per l’attribuzione del brevetto sul telettrofono, ci volle tempo fino al 1908 per decretare il vero e proprio inizio della telefonia su larga scala con l’insediamento a Hildesheim in Germania della prima centrale telefonica europea che consentisse di selezionare e stabilire autonomamente una connessione con i numeri di telefono chiamati (seppur possibile solo nell’immediato circondario).
Le donne erano sottoposte a stress fisico elevato e dovevano essere in grado di eseguire le necessarie manovre di cablaggio tra le 5 e le 8 ore al giorno. E naturalmente dovevano essere sempre educate, accondiscendenti e sopportare il forte rumore di fondo caratterizzato da squilli ininterrotti in spazi di lavoro densamente occupati.
Automazione: il tocco femminile rimane
Le signorine del centralino sono ormai passate alla storia, ma dobbiamo a loro alcune funzionalità che sono ancora utilizzate nella telefonia moderna, anche se nel frattempo in gran parte automatizzate. Tra queste, ricorda 3CX, noto produttore di piattaforme per le Unified Communications, figurano l’inoltro delle chiamate, lasciare un messaggio da recapitare in caso di irreperibilità/assenza (il precursore della segreteria telefonica), le chiamate sveglia o il recapito di messaggi in modalità differente da quella telefonica (precursore della casella di posta elettronica). In un ambito in continua e rapida evoluzione, non è più necessario che giovani donne tengano, in condizioni improbe, letteralmente in mano il filo delle nostre comunicazioni. Tuttavia, il ruolo che hanno egregiamente e stoicamente ricoperto per anni ha permesso loro di lasciare un’impronta duratura, che ancora oggi caratterizza la telefonia. Anche oggi, a dispetto della modernità dei nostri gadget, è ancora una voce femminile – che si tratti di Alexa, Siri o Cortana – che ci saluta, ci connette con il mondo e modella la nostra esperienza utente nella corsa alle informazioni digitali.
A proposito: si deve ad una donna anche il precursore della tecnologia Bluetooth e WLAN. L’attrice austriaco-americana Hedy Lamarr brevettò nel 1942 un telecomando radio basato sullo scambio di frequenze simultaneo tra trasmettitore e ricevitore. Oggi, il cosiddetto “Frequency Hopping” viene utilizzato soprattutto per le connessioni Bluetooth e nel GSM.
Le telecomunicazioni nel XXI secolo
Con l’avvento di Internet, è iniziata una rivoluzione nel settore delle telecomunicazioni che continua ancora oggi. La digitalizzazione consente di generare connessioni capillari, trasmettere dati e scambiare informazioni in tempo reale sia in ambito lavorativo che privato. I dispositivi mobili sono in grado di controllare intere fabbriche da qualsiasi luogo e le workstation non sono più legate a una posizione fisica, ma – grazie a sofisticati sistemi di comunicazione – possono essere ubicate praticamente ovunque. In quale direzione ci stiamo muovendo? Dal punto di vista dell’utente, è giunto il momento di unificare l’enorme numero di sistemi e applicazioni disponibili e trasformare l’idea della comunicazione unificata in realtà. Quante applicazioni e sistemi usiamo attualmente in parallelo? Perdere di vista il quadro d’insieme è davvero facile. E con il crescente volume di dati con cui ci confrontiamo quotidianamente giungeremo più prima che poi al limite delle nostre capacità. L’Intelligenza Artificiale rappresenterà il prossimo grande salto quantico per le nostre comunicazioni e lo scambio di informazioni? Chi si sorprende del fatto che anche in questo ambito, il primo robot sociale avanzato presentato al mondo sia Sofia?
Articolo di 3CX
Commenta la notizia
Vuoi un'immagine profilo personalizzata? Impostala su Gravatar utilizzando la stessa e-mail associata ai commenti.