Il CEO di Apple Tim Cook ha mentito al Congresso degli Stati Uniti?
Questa settimana, in merito ad un’indagine Antitrust che indaga su pratiche anti-concorrenziali di alcuni colossi della Silicon Valley, i CEO di Amazon, Facebook, Apple e Google sono stati sentiti dal Congresso degli Stati Uniti.
In particolare Tim Cook di Apple, durante la propria testimonianza, ha dichiarato che l’azienda tratta tutti gli sviluppatori allo stesso modo, con regole chiare e trasparenti, senza favoritismi verso nessuno. In realtà da una email confidenziale inviata dal dirigente Apple Eddy Cue a Jeff Bezos di Amazon nel novembre 2016, scopriamo che le cose non sembrano essere proprio così: Apple avrebbe offerto ad Amazon per portare la propria app Prime Video su iOS e Apple TV un abbassamento della commissione al 15% rispetto ai classici 30% per gli acquisti in-app effettuati durante il primo anno (dal secondo anno la commissione del 15% è valida per tutte le app).
Proprio queste commissioni elevate per il pagamento degli abbonamento ha portato in passato molte discussioni e lamentele da parte di servizi come Spotify e Hulu o dalla stessa Microsoft per l’abbonamento a Office 365 (costrette tutte a pagare il 30% di commissione ad Apple per l’acquisto degli abbonamenti).
Il problema maggiore e che si crea una concorrenza dove Apple (in questo caso) è avvantaggiata. Con Spotify ad esempio che compete con Apple Music il prezzo dell’abbonamento mensile – il 30% porta un vantaggio netto al servizio musicale di apple che non ha questa tassa.
Apple: Vi farò un’offerta che non potrete rifiutare. 😎
certo che Tim è davvero invecchiato male! Sembra un fantasma.