Microsoft: Ecco le misure attuate per la prevenzione del Coronavirus | x2
In seguito alla situazione del Coronavirus (COVID-19) in Italia, Microsoft ha attuato alcune misure di prevenzione e di tutela dei propri dipendenti, clienti e partner in collaborazione con il team di esperti internazionali Global Security e in ottemperanza alle direttive emesse a livello Regionale e nazionale, dal Ministero della Salute.
In particolare, Microsoft Italia:
- ha verificato immediatamente la situazione dei propri dipendenti e, ad oggi, nessun membro del personale è impattato dal Coronavirus;
- ha attuato un piano di comunicazione interno che, costantemente da venerdì sera, ha aggiornato tutta la rete di dipendenti e collaboratori dell’azienda con indicazioni puntuali sulle informazioni pubbliche relative alle direttive per la prevenzione e le relative misure da seguire, emesse a livello Regionale e nazionale dal Ministero della Salute;
- ha tenuto aperti gli uffici di Milano e Roma (attivando maggiori protocolli di salute e sicurezza), invitando tutti i dipendenti e collaboratori dell’azienda a lavorare in smartworking (pratica che Microsoft Italia adotta abitualmente) e ad utilizzare per meeting e incontri con clienti e partner la soluzione Microsoft Teams per la collaborazione interna ed esterna
- ha cancellato, in linea con le direttive emesse in Lombardia, tutti gli eventi pubblici e privati e ove possibile ha creato dei meeting virtuali con clienti e partner sempre attraverso Microsoft Teams
- ha informato tutti i dipendenti in transito e in viaggio verso l’Italia delle precauzioni da prendere e delle misure in atto nelle zone e Regioni impattate, chiedendo di cancellare viaggi non essenziali.
Microsoft Italia sta monitorando costantemente la situazione con il team di esperti internazionali di Global Security e seguirà tutte le indicazioni e direttive provenienti dalle Autorità Regionali e Nazionali, adeguando il piano di azione in Italia.
Microsoft segue anche con grande attenzione le richieste provenienti da clienti pubblici e privati che, in alcune zone impattate e soggette a limitazioni, stanno individuando modalità di collaborazione e business continuity digitale, attraverso l’utilizzo di soluzioni di smartworking e cloud computing. Gli esperti Microsoft e dei nostri partner sono in contatto con diverse realtà del Paese per supportarle in questa fase, consentendo loro di mantenere livelli di produttività e continuità di business grazie alle piattaforme digitali.
Aggiornamento x1 – 06/03/2020
Tramite un post sul proprio blog ufficiale, Microsoft segnala che vista l’espansione del virus anche nello stretto di Puget e sulla California settentrionale, l’azienda ha chiesto alla gran parte dei propri dipendenti di lavorare da casa. Questo comporta una riduzione significativa del personale esterno (dagli addetti alle pulizie, a chi si occupa delle navette, al pranzo, ecc). Riconoscendo la difficoltà del momento, Microsoft ha deciso di continuare a pagare per intero tutti i fornitori di servizi nonostante le ore ridotte.
Aggiornamento x2 – 22/03/2021
Kurt DelBene, Executive Vice President, tramite un post sul blog ufficiale comunica che in linea con le varie disposizioni governative, l’azienda ha iniziato ad aumentare il numero di dipendenti che possono rientrare nelle proprie strutture:
Nel marzo dello scorso anno, ho inviato un’e-mail ai nostri dipendenti in tutto il mondo, indicando che stavamo istituendo una politica obbligatoria del lavoro da casa per i nostri siti di lavoro globali, ad eccezione dei lavoratori in loco essenziali. Ad oggi, dopo oltre un anno in cui la maggior parte dei dipendenti Microsoft ha lavorato in remoto, molti dei nostri siti di lavoro in tutto il mondo hanno raggiunto una fase che soddisfa o supera i requisiti governativi per accogliere più lavoratori, mentre molti altri dipendenti continueranno a lavorare in remoto. Attualmente, i siti di lavoro Microsoft in 21 paesi sono stati in grado di accogliere lavoratori aggiuntivi nelle nostre strutture, che rappresentano circa il 20% della nostra popolazione globale di dipendenti. Il 29 marzo, Microsoft inizierà a fare questo cambiamento anche nelle nostre sedi di Redmond, Washington, nella sede centrale e nei campus vicini.
Dall’inizio della pandemia, la nostra priorità numero 1 è stata il benessere e la sicurezza delle nostre persone. Non abbiamo mai smesso di monitorare i dati sanitari locali e di monitorare i requisiti governativi per determinare quando i nostri campus potevano ospitare in sicurezza ulteriori lavoratori in loco. Poiché alcuni dipendenti tornano nei nostri siti di lavoro globali e altri preferiscono o hanno bisogno di lavorare da remoto, stiamo trovando ulteriori modi per mettere in pratica il nostro ambiente di lavoro ibrido. In ciascuno dei nostri siti di lavoro globali, il modello di lavoro ibrido trova un equilibrio, fornendo servizi aggiuntivi limitati nel campus per coloro che scelgono di tornare, supportando coloro che hanno bisogno di lavorare a distanza o si sentono più a loro agio nel farlo. Il nostro obiettivo è offrire ai dipendenti ulteriore flessibilità, consentendo alle persone di lavorare dove si sentono più produttivi ea proprio agio,
Bhe in realtà non c’è nessuna ripresa ormai da chissà quanto tempo (forse dai tempi dell’antica roma e anche prima).
Quello che tu definisci “ripresa” è uno sviluppo verso la distruzione del pianeta.
La ripresa io la vedrò se ripristineranno le vecchie foreste e rivoluzioneranno l’agricoltura da “suoli lavorati” a “suoli permanenti / conservativi” in tutto il mondo.
Mh no, non sono cose che “ognuno dice come vuole”.
Sono dati di fatto, mi dispiace. Reali, tangibili da tutti. Dal passato al presente.
Negare significa essere ignoranti.
LA realtà è la natura. Al contrario, chi vive nelle città non può capire quale è la vera realtà.
Ma quale campagna? Perchè, salvo in poche zone rurali, in Italia e in tantissime altre aree nel mondo non esiste più.
Hahaha senti mi piace la tua ironia ma, scherzi a parte, dubito fortemente che tu sappia di cosa sai parlando, a meno che non sei un naturalista magari anche specializzato in qualche ramo delle scienze per esempio ecologia o rischio ambientale.
Il concetto di “campagna” è molto distorto. Molti pensano alla campagna anche semplicemente un agglomerato di appezzamenti di terra lavorati dall’uomo. Quella NON E’ campagna.
Ma se vuoi, a tempo perso, ti posso valutare il livello di impatto antropico della tua area se mi mandi un’immagine satellitare che comprenda una bella porzione (km quadrati) dell’area tua circostante.
@Sandro Pignatti
Grazie per averci reso partecipi dello scambio di idee tra due dei tuoi neuroni. 😂
Puoi cambiarlo anche tu, puoi mettere Windows 11 Mobile