Confagricoltura con Microsoft e Reale Mutua presentano HubFarm, piattaforma tecnologica e digitale per l’agricoltura
Il settore agricolo, sebbene abbia garantito, soprattutto durante i mesi del lockdown, la fornitura di beni alimentari sulle tavole dei cittadini italiani ed europei, soffre di carenza strutturali interne ed infrastrutturali esterne che non permettono un adeguato accesso alle innovazioni tecnologiche. Il superamento delle mancanze strutturali ed infrastrutturali che propone HubFarm consentirebbe all’agricoltura nazionale di stanziarsi ad un livello di progresso tale da essere maggiormente concorrente nei mercati internazionali, sia in termini quantitativi che qualitativi riducendo anche gli ambientali negativi legati alle produzioni.
Il principale obiettivo per Confagricoltura, infatti, è quello di accompagnare le imprese agricole nel riposizionamento al centro del contesto economico nazionale, aggregando gli operatori agricoli con gli sviluppatori e gli incubatori tecnologici, oltre al mondo della ricerca. Il progetto di Confagricoltura ha dato vita ad una società operativa HubFarm spa nella quale veicoleranno attraverso due società le realtà del perimetro confederale e le unioni provinciali. La prima società LABFARM raggrupperà le società del perimetro confederale (CAA, CAF, FIAF, ANPA), la seconda società, invece UNIONFARM raggrupperà le Unioni provinciali. Le tre società che saranno costituite avranno come socio di maggioranza Confagricoltura.
L’architettura così congeniata assicurerà alle Unioni Provinciali di Confagricoltura un ruolo fondamentale in questo processo, le quali garantiranno il contatto diretto con le imprese agricole oltre a fornire il supporto necessario per l’accompagnamento e il trasferimento tecnologico e digitale. Inoltre, per sostenere una operatività integrata e specifica per i settori delle tecnologie e dell’innovazione HubFarm attraverso il supporto esclusivo di player di alto livello nel campo dell’IoT, Digital and Technology Innovation e Energie rinnovabili. Il punto di forza sarà quello di avere capacità tecniche specializzate non sovrapponibili ed orizzontali, ciò permetterà di sviluppare una verticalità nelle azioni e nei programmi calibrati sulle necessità dei vari settori del comparto, dalla zootecnia, al vitivinicolo, l’ortofrutta, ecc.
HubFarm avrà dunque l’obiettivo di trasferire le innovazioni alle imprese agricole e la gestione dei dati informativi raccolti, anche sulla base delle necessità del settore. Queste, non saranno legate solamente alla produzione di beni alimentari, ma concorreranno ad innalzare il valore aggiunto delle produzioni, attraverso l’incentivazione delle filiere no-food ed in particolar modo quelle energetiche. Ciò permetterà, insieme alla transizione tecnologica e digitale, di avere anche una transizione ecologica reale. L’agricoltura dovrà fornire un supporto concreto nella produzione di energie sostenibili.
Per finalizzare attentamente i processi di accesso ed utilizzo delle innovazioni tecnologiche, Il tema e la gestione del dato sarà fondamentale, per tanto, Confagricoltura ha previsto per HubFarm spa la creazione con la collaborazione di Microsoft e Reale Mutua di un Big Data Warehouse, attraverso una piattaforma, motore del sistema, che fornirà una serie di servizi digitali ad alto valore aggiunto con l’obiettivo di semplificare anche i processi amministrativi, burocratici e di certificazione e che sarà utile per l’analisi e l’evoluzione di impatto legati ai processi di transizione tecnologica e digitale delle imprese che saranno coinvolte.
Naturalmente ci si sta preparando anche ad assistere le aziende che saranno alle prese con la transizione ecologica prevista dalla nuova Pac e dal New Green Deal. Le innovazioni ed i dati informativi non saranno legati solamente alla produzione di beni alimentari, ma concorreranno ad innalzare il valore aggiunto, ad incentivare le filiere no-food ed in particolar modo quelle energetiche. Ciò permetterà, insieme alla transizione tecnologica e digitale, di avere anche una transizione ecologica reale. L’agricoltura dovrà fornire un supporto concreto nella produzione di energie sostenibili.
Ecco…non a caso potrebbero andare a zappare, visto anche l’interesse per l’agricoltura.