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Cybersecurity nel terzo trimestre del 2024: +115% di attacchi informatici in Italia rispetto lo scorso anno

Nel terzo trimestre del 2024 il panorama digitale ha registrato un’impennata senza precedenti di attacchi informatici in tutto il mondo. Questo periodo ha segnato un’escalation significativa sia nel volume che nell’intensità delle minacce informatiche che le organizzazioni devono affrontare, facendo luce sull’evoluzione delle tattiche dei criminali informatici e sull’urgente necessità di rafforzare le difese informatiche.

Nel terzo trimestre del 2024 la media degli attacchi informatici settimanali per organizzazione ha raggiunto il massimo storico di 1.876, segnando uno sconcertante aumento del 75% rispetto allo stesso periodo del 2023 e un incremento del 15% rispetto al trimestre precedente. In Italia, il dato è ancora più alto con 2.301 attacchi in media per settimana, il che significa una crescita del +115% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa impennata sottolinea la tendenza a rendere sempre più frequenti e sofisticate le minacce virtuali.

Il settore dell’istruzione/ricerca è risultato il più bersagliato, con una media di 3.828 attacchi settimanali per organizzazione. I settori governativo/militare e sanitario non sono stati da meno, rispettivamente con 2.553 e 2.434 attacchi settimanali. In particolare, il settore dei fornitori di hardware ha registrato l’aumento più significativo rispetto all’anno precedente, con un’impennata degli attacchi del 191%.

L’Africa è la zona che ha subito il peso maggiore delle minacce informatiche, con organizzazioni che hanno registrato una media di 3.370 attacchi a settimana, con un aumento del 90% rispetto all’anno precedente. Anche l’Europa e l’America Latina hanno avuto un incremento sostanziale della frequenza degli attacchi, a dimostrazione del fatto che nessuna regione è immune alle insidie degli attacchi informatici.

Anche se leggermente inferiori rispetto all’anno precedente, gli attacchi ransomware hanno rappresentato una sfida notevole, con oltre 1.230 incidenti resi pubblici dai gruppi di estorsione. Il Nord America è stato il più colpito, con il 57% di tutti gli incidenti segnalati, seguito dall’Europa con il 24% e dalla regione dell’Asia Pacifica con il 13%. Il settore manifatturiero è risultato il più colpito, con il 30% degli attacchi segnalati, evidenziando l’ampia portata del ransomware in diversi settori. Segue il settore sanitario con il 13%, mentre il settore della vendita al dettaglio/all’ingrosso rappresenta il 10%.

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